mercoledì 6 marzo 2013

Yorker University al Selvatico di Rivanazzano Terme per la Giornata internazionale della donna


Tre giorni di incontri, letture e mostre fotografiche, e aperitivo con gli alimenti delle donne della Comunità del Cibo dell’Oltrepò Pavese.



Anche noi della redazione di Yorker University saremo presenti dall’8 al 10 marzo al Selvatico di Rivanazzano Terme dove si celebra la Giornata internazionale della donna


Venerdì 8 e sabato 9, alle ore 18.00, aperitivo in rosa con letture a tema: poesie, racconti e aforismi sulla donna; memorie, coraggio, racconti, intuizioni, testimonianze a cura di Viviana Gabrini, attrice esordiente e nuova promessa del teatro italiano.
Domenica 10, alle ore 16.00, incontro con Nuccio Lodato, docente dell’Università di Pavia al Dipartimento di Studi Umanistici - Sezione di Scienza della Letteratura e dell'Arte Medievale e Moderna, già collaboratore del Festival Internazionale di Cultura Ebraica OyOyOy! di Casale Monferrato. Il Prof. Lodato racconterà la storia delle nuotatrici della polisportiva viennese Sport Club Hakoah Wien all’avvento del nazismo. Fondata nel 1909 dalla comunità ebraica di Vienna, la polisportiva venne chiusa nel 1938, quando Hitler invase l'Austria.
Per tutti e tre i giorni sarà possibile vedere la mostra fotografica di ritratti di donne di Rivanazzano Terme fine ‘800 - primi ‘900, a cura di Giuseppe Montagna.


Programma 

Venerdì 8 e sabato 9 marzo – ore 18.00
Aperitivo in rosa – letture a tema a cura di Viviana Gabrini

Domenica 10 marzo – ore 16.00
Nuccio Lodato – critico cinematografico. 
Storie di donne della seconda guerra mondiale. 
Segue aperitivo.

Ritratti di donne di Rivanazzano Terme fine ‘800 - primi ‘900
Mostra fotografica a cura di Giuseppe Montagna.


Gli aperitivi saranno preparati con gli alimenti delle donne della Comunità del Cibo dell’Oltrepò Pavese


La giornata internazionale della donna ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909 ed in Italia nel 1922.
Il «Woman’s Day» nacque durante la conferenza del Partito socialista di Chicago del 3 maggio 1908 presieduta da Corinne Brown, quando si parlò dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne. Il Partito socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali «di riservare l’ultima domenica di febbraio 1909 per l’organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile». Così negli Stati Uniti la prima ed ufficiale giornata della donna fu celebrata il 28 febbraio 1909. Alla seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi a Copenaghen dal 26 al 27 agosto 1910, le delegate socialiste americane decisero di proporre di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. Una mozione per l'istituzione della Giornata internazionale della donna fu quindi assunta come risoluzione.
Negli Stati Uniti continuò a tenersi l'ultima domenica di febbraio, mentre in alcuni paesi europei la giornata della donna si tenne per la prima volta il 18 marzo 1911, in altri il 9 marzo 1914, ma non fu però ripetuta tutti gli anni, né celebrata in tutti i paesi.
Le celebrazioni furono interrotte dalla Prima guerra mondiale in tutti i paesi belligeranti, finché a San Piertroburgo, l'8 marzo 1917 le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra: la fiacca reazione dei cosacchi inviati a reprimere la protesta incoraggiò successive manifestazioni di protesta che portarono al crollo dello zarismo, così che l'8 marzo 1917 è rimasto nella storia a indicare l'inizio della «Rivoluzione russa di febbraio». 
Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a Mosca una settimana prima dell’apertura del III congresso dell’Internazionale comunista, fissò all'8 marzo la «Giornata internazionale dell'operaia».
La connotazione fortemente politica della Giornata della donna, l’isolamento politico della Russia e del movimento comunista e le vicende della Seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione, così nel dopoguerra, cominciarono a circolare versioni secondo le quali l’8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una fabbrica di camicie avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo 1911. Altre versioni citavano la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857, mentre altre ancora riferivano di scioperi o incidenti verificatesi a Chicago, a Boston o a New York.
Il 1975 fu designato come "Anno Internazionale delle Donne" dalle Nazioni Unite e l'8 marzo le organizzazioni femminili celebrarono in tutto il mondo proprio la giornata internazionale della donna, con manifestazioni che onoravano gli avanzamenti della donna e ricordavano la necessità di una continua vigilanza per assicurare che la loro uguaglianza fosse ottenuta e mantenuta in tutti gli aspetti della vita civile. A partire da quell'anno anche le Nazioni Unite riconobbero nell'8 marzo la giornata dedicata alla donna.
Nel dicembre 1977 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione proclamando una «giornata delle Nazioni Unite per i diritti della donna e la pace internazionale» da osservare dagli stati membri in un qualsiasi giorno dell'anno, in accordo con le tradizioni storiche e nazionali di ogni stato. Adottando questa risoluzione, l'Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese.



La Casa dei Sapori
Ristorante Selvatico
Via Silvio Pellico, 19 – Rivanazzano Terme.
Info 0383 944720.

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